Permanenza di un tòpos iconografico, da paesaggio romantico a paesaggio abbandonato: il vallone dei Mulini a Sorrento

  • Alessandra Veropalumbo

Abstract

La bellezza paesaggistica del Vallone dei Mulini di Sorrento ha alimentato l’immaginario di tutta l’Europa e contribuito alla fortuna turistica della città.

Fino al Settecento i valloni erano definiti come le «profonde fosse», che circondavano e difendevano la città, ma è dai primi anni dell’Ottocento che iniziano a diventare paesaggio, venendo inserito tra le attrazioni di Sorrento da Hackert e Turpin de Crissé.

Il contributo vuole analizzare l’interesse che il Vallone dei Mulini ha suscitato nei viaggiatori europei e la fortuna iconografica che ne è derivata, in vedute, dipinti, incisioni, litografie e fotografie, fino ad essere reinterpretato dagli artisti e personalità del mondo della cultura contemporanei, divenendo ispirazione di intarsi e presepi.

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Pubblicato
2021-07-30
Come citare
VeropalumboA. (2021). Permanenza di un tòpos iconografico, da paesaggio romantico a paesaggio abbandonato: il vallone dei Mulini a Sorrento. Eikonocity. Storia E Iconografia Delle Città E Dei Siti Europei, 6(1), 49-72. https://doi.org/10.6093/2499-1422/7914
Sezione
Articoli