Il sito archeologico di Pompei nel secondo dopoguerra: la direzione di Amedeo Maiuri e il turismo

  • Carmela Ariano Università degli Studi del Molise

Abstract

La lunga direzione degli scavi di Pompei di Amedeo Maiuri dal 1924 al 1961 fu la più proficua non solo per la conduzione degli scavi, per gli studi, ma anche per la fruizione turistica.

Accanto all’attività di scavo, il Maiuri affiancò un’altrettanto prolifica opera di divulgazione, che suscitarono intorno a Pompei un crescente e largo interesse.

L’intensa attività di scavo proseguì fino al 1961, testimoniata dalle cartoline di Pompei, conservate presso la Biblioteca del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, prodotte in un momento in cui erano diffuse ampiamente le immagini a colori e Pompei fu trasformata in un vero e proprio museo a cielo aperto.

 

 

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Pubblicato
2022-07-06
Come citare
ArianoC. (2022). Il sito archeologico di Pompei nel secondo dopoguerra: la direzione di Amedeo Maiuri e il turismo. Eikonocity. Storia E Iconografia Delle Città E Dei Siti Europei, 7(1), 97-117. https://doi.org/10.6093/2499-1422/8658
Sezione
Articoli