La città virtuale vive nel “tempo”, quella reale nello “spazio”. La prima è espressione dell’immaginare, la seconda del fare.

Il tempo ha scandito le immagini della città che vede come artefici filosofi, storici, artisti, sognatori e talvolta poeti. Lo spazio ha generato città che hanno visto operatori geografi, geologi, geometri e finalmente urbanisti. Spazio e tempo comunque convivono in entrambe le città, sia pure con alternata subordinazione.

La cultura  del pensare, del decidere  e dell’operare è la sede unificante di entrambe le città; è elemento generatore sia delle crisi che delle prosperità ed opera per il superamento delle prime e per il perseguimento delle seconde utilizzando le esperienze del passato per la costruzione di un futuro migliore.

Pubblicato: 2009-12-31

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