I dubbi di costituzionalità dell’istituto della revoca della cittadinanza ex art. 10-bis, l. N. 91/1992: profili critici di un automatismo sanzionatorio
Abstract
L’istituto giuridico della revoca della cittadinanza di cui all’art. 10-bis, l. n. 91/1992, costituisce punto di vista privilegiato per soffermarsi sulla peculiarità del rapporto che intercorre tra il paradigma costituzionale della cittadinanza nazionale e gli istituti di legge ordinaria tramite i quali lo stesso si declina, entrambi considerati alla luce dei vincoli che in materia discendono dalla dimensione della tutela europea e, più in generale, sovranazionale. Il contributo mira a mettere in luce i dubbi di costituzionalità che caratterizzano la permanenza dell’istituto della denazionalizzazione nell’ordinamento nazionale in rapporto ai principi di cui agli artt. 3, 22, 27, co. 3 e 16, nonché 10 e 117 Cost., che concretamente si traducono in una disparità di trattamento tra cittadini per nascita e cittadini di origine straniera, nonché nel pericolo di trascinamento verso casi di apolidia. Si propone una nuova lettura dell’istituto sulla base del rilievo per cui la misura, quale pena accessoria, si sostanzia in un automatismo sanzionatorio
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