In difesa di un costituzionalismo olistico: sull’inciso «in condizioni di parità con gli altri Stati» di cui all’articolo 11 della Costituzione
Abstract
Ripercorrendo la vicenda delle relazioni tra ordinamenti all’indomani della seconda guerra mondiale, il lavoro s’incentra sulla portata dell’art. 11 Cost. nella parte in cui esige «condizioni di parità» per le limitazioni di sovranità volte a consentire pace e giustizia fra Nazioni. In specie, ritiene la qualità olistica delle costituzioni uno strumento per ottenere, mediante il gioco di sovranità e rappresentanza, una tendenziale omogeneità fra diritto interno ed internazionale. In tal modo, si manterrebbe l’ordine post-Norimberga fondato sulla dignità della persona umana, sia sul piano statale – salvaguardando rigidità ed apertura delle Costituzioni – sia nelle molteplici dimensioni della globalità, così assicurando pace e giustizia su scala mondiale. A tale scopo, si esaminano criticamente i filoni dottrinari afferenti sia all’integrazione europea sia alla frammentazione del diritto internazionale, formulando de jure condendo alcune ipotesi circa l’uso della clausola sulle condizioni di parità nei rapporti internazionali
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