La questione della tutela paesaggistica nei porti: una criticità ancora irrisolta
Abstract
La tutela paesaggistica nei porti marittimi rappresenta uno dei nodi gordiani più complessi del diritto portuale italiano contemporaneo. L'intersezione tra le esigenze di sviluppo infrastrutturale, la competitività economica dei porti e la protezione del patrimonio paesaggistico costiero genera un conflitto normativo e operativo che, nonostante numerosi interventi legislativi e giurisprudenziali, rimane sostanzialmente irrisolto. Il presente lavoro analizza criticamente lo stato dell'arte della tutela paesaggistica nelle aree portuali, evidenziando le principali criticità normative e procedurali derivanti dalla sovrapposizione tra il regime generale del Codice dei beni culturali (d.lgs. n. 42/2004) e la disciplina speciale portuale. Particolare attenzione è dedicata ai recenti sviluppi giurisprudenziali in materia di silenzioassenso orizzontale e ai meccanismi di semplificazione introdotti per le Zone Economiche Speciali. L'analisi evidenzia come le sfide emergenti - transizione energetica, digitalizzazione, cambiamento climatico - rendano ancora più urgente il superamento dell'attuale frammentazione normativa. La ricerca esamina le soluzioni adottate in altri ordinamenti europei ed extraeuropei, proponendo un ventaglio di opzioni di riforma che spaziano dall'istituzione di una Soprintendenza speciale dedicata ai porti all'estensione dei meccanismi procedurali delle ZES all'intero sistema portuale nazionale. Le conclusioni sottolineano la necessità di un cambio di paradigma culturale che superi la contrapposizione tra tutela e sviluppo, abbracciando una visione integrata che consideri la qualità paesaggistica come componente essenziale della competitività portuale
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