Alcune riflessioni finali, ma non conclusive, su scienza, bioetica, giustizia e politica
Abstract
Il tema del rapporto tra scienza e diritto si declina in molteplici, possibili profili, come emerso nella ricca pluralità delle relazioni.
Cercherò di mettere sul tavolo, in quelle che non possono essere delle “conclusioni” per l’ampiezza e la natura del tema, alcuni “nodi” in particolare nella prospettiva delle questioni della bioetica e delle relative regole “tra legislatore e giudici” (si rinvia al mio Le regole della bioetica tra legislatore e giudici, anche per gli approfondimenti bibliografici).
Si tratta di un osservatorio che presenta un doppio rischio di patologia sia sul versante di un legislatore inadeguato o assente sia sul piano di un diritto giurisprudenziale, che talora tende a sfociare negli eccessi di un “giudice legislatore” o, peggio ancora dato il carattere scientifico delle questioni, di un “giudice scienziato”. Si potrebbero richiamare, a tale ultimo riguardo, alcune decisioni di giudici di merito, ad esempio, sul caso Stamina o sui vaccini e l’ipotizzata esperibilità di azioni di risarcimento. Ma vi sono anche casi di virtuosità nelle relazioni tra le diverse scienze sottostanti ai processi cognitivi dinanzi alla giurisprudenza, così come richiamati anche nelle relazioni.
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Copyright (c) 2020 Andrea Patroni Griffi
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