Giudizio abbreviato ed ergastolo: tra controllo di costituzionalità e discrezionalità legislativa. Nota a Corte Costituzionale n. 260 del 2020

  • Teresa Esposito
Parole chiave: Ergastolo, giudizio abbreviato, preclusione di accesso, principio di eguaglianza

Abstract

Nell’ordinamento penale italiano, la relazione tra giudizio abbreviato ed ergastolo è complessa e caratterizzata dall’alternanza tra normative che ammettono la compatibilità tra i due istituti e altre che, invece, li pongono in rapporto di reciproca esclusione. Il presente lavoro analizza la sentenza della Corte costituzionale n. 260/2020 concernente la legittimità costituzionale dell’art. 438, c. 1-bis, c.p.p. nella misura in cui prevede l’inapplicabilità del giudizio abbreviato per i delitti puniti con la pena dell’ergastolo. Invero, il fulcro della pronuncia verte sulla conformità al principio costituzionale di eguaglianza (ex art. 3 Cost.) della preclusione di accesso al rito abbreviato allorquando sia contestato un delitto per cui è prevista la massima pena detentiva. Esprimendosi su un argomento già oggetto di diverse pronunce, la Consulta – in linea con i precedenti orientamenti – ribadisce la conformità a Costituzione della preclusione de qua.

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Pubblicato
2021-12-14
Come citare
EspositoT. (2021). Giudizio abbreviato ed ergastolo: tra controllo di costituzionalità e discrezionalità legislativa. Nota a Corte Costituzionale n. 260 del 2020. Diritto Pubblico Europeo - Rassegna Online, 16(2). https://doi.org/10.6093/2421-0528/8737
Sezione
Articoli, Note, Commenti