Il caso Bagnoli tra ordinamento costituzionale e dimensione sovranazionale
Abstract
Oggetto del presente lavoro è lo studio del centro siderurgico di Bagnoli. A partire da una ricostruzione storico-giuridica della vicenda, si procederà con metodo induttivo alla sussunzione dei principali fatti nelle categorie costituzionalistiche di volta in volta coinvolte per osservarne affermazione, mutamenti e torsioni. Per il tramite della storia di Bagnoli, si può osservare l’affermazione della forma di Stato democratico-sociale, la sua consacrazione nella Costituzione del 1948 ma anche il livello di sofferenza di questo paradigma con l’affermazione, a livello sovranazionale, di un’idea di economia di mercato imperniata sul “principio” della tutela della concorrenza e del divieto di aiuti di Stato, difficilmente compatibili con un modello come quello italiano basato sull’intervento pubblico nell’economia. Cionondimeno, la risposta dell’Unione alla recente emergenza sanitaria nonché al recente e persistente conflitto in Ucraina, potrebbero esprimere un cambio di passo. Al riguardo, Bagnoli può rappresentare un utile punto di partenza per continuare a riflettere sulla necessità di un diritto pubblico europeo dell’economia
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