La legge Croce del 1922 ed il Convegno Internazionale di Capri sul paesaggio

Alla ricerca delle radici del diritto ambientale nel mondo di ieri

  • Alberto Lucarelli
Parole chiave: Legge Croce, paesaggio, Capri

Abstract

Con la legge c.d. Croce del 1922, a ridosso dell’avvento del fascismo in
Italia, vi è il primo tentativo di una trasposizione estetica ed ideale
del paesaggio in una dimensione materiale. Di particolare interesse è
proprio l’obiettivo di realizzare una intersezione tra valori
estetizzanti e valori materiali, che provano a trovare una sintesi sul
piano della certezza e dell’effettività giuridica attraverso la
determinazione di principi e regole. Dalla mera contemplazione della
bellezza alla tutela dei beni con la qualificazione e la protezione di
posizioni giuridiche. Il testo presentato, nello stesso anno, alla
Conferenza internazionale sul Paesaggio di Capri, segna uno degli ultimi
atti di difesa di una cultura europea, e badate bene non occidentale,
che vede protagonista il perimetro mitteleuropeo (Monaco-Vienna-Praga),
in cui il senso della tradizione ne è alla base, rivolgendosi alla
crescita spirituale della personalità, dove anche il processo di
sviluppo economico, scevro da volgare incultura, ne è funzionale.

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Pubblicato
2023-03-29
Come citare
LucarelliA. (2023). La legge Croce del 1922 ed il Convegno Internazionale di Capri sul paesaggio. Diritto Pubblico Europeo - Rassegna Online, 19(1). https://doi.org/10.6093/2421-0528/9965

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