Il modello toscano dell’ “accoglienza diffusa” dei richiedenti asilo. Quattro diverse esperienze nel territorio senese

  • Fabio Berti Università degli Studi di Siena, Italia
  • Lorenzo Nasi Università degli Studi di Siena, Italia
  • Andrea Valzania Università degli Studi di Siena, Italia https://orcid.org/0000-0003-3808-6826
Parole chiave: processo migratorio, rifugiati e richiedenti asilo, modello di accoglienza diffusa, Toscana, Sociologia visuale

Abstract

Negli ultimi anni il micro-livello e l’accoglienza diffusa decentralizzata èl’approccio predominante della “gestione” dei richiedenti asilo and dei ri-fiugiati adottato in Toscana. Utilizzando l’approccio della sociologia visuale,il saggio mostra i principali risultati di questo “modello” in 4 sub-aree di-verse della provincia di Siena e si interroga sulla differenza tra gli scenari dicambiamento che giorno per giorno connettono strettamente le strategie ai fattori strutturali.

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Biografie

Fabio Berti, Università degli Studi di Siena, Italia

Docente all’Università di Siena dove insegna “Sociologia” e “Analisi delle ineguaglianze sociali”. I suoi obiettivi di ricerca sono il processo di migrazione, la coesione sociale, la sostenibvilità e l’inscurezza alimentare.

Lorenzo Nasi, Università degli Studi di Siena, Italia

Ricercatore all’Università di Siena dove insegna “Sociologia dello Sviluppo” e “Sociologia Visuale”. Il suo obiettivo di ricerca è lo sviluppo sociale, la cooperazione internazionale, le giovani generazioni, il volontariato e il terzo settore.

Andrea Valzania, Università degli Studi di Siena, Italia

Ricercatore all’Università di Siena dove insegna “Sociologia delle Migrazio- ni”. Il suo obiettivo di ricerca è il processo di immigrazione, le ineguaglianze sociali e lo sviluppo locale.

Pubblicato
2020-08-15
Come citare
BertiF., NasiL., & ValzaniaA. (2020). Il modello toscano dell’ “accoglienza diffusa” dei richiedenti asilo. Quattro diverse esperienze nel territorio senese. Fuori Luogo. Rivista Di Sociologia Del Territorio, Turismo, Tecnologia, 2(2), 13 - 20. https://doi.org/10.6092/2723-9608/6890