Editoriale
Abstract
È questo un momento storico di straordinarie ed accelerate trasformazioni, oltre che di crescenti squilibri e conflitti. Lo sforzo è quello di interpretare lo status quo,
creando/proponendo generalizzazioni: cercando di comprendere le relazioni di causa-effetto tra i fenomeni che leggiamo o riscontriamo, cercando di capire in anticipo quali possono
essere sviluppi futuri dello status quo/realtà e soprattutto facendo opera di discernimento critico per ordinare/gerarchizzare ciò che è importante da ciò che è meno importante, da ciò
che è assolutamente irrilevante. E quindi “compito” di un Centro di Ricerca diventa quello di proporre/elaborare possibili piste da offrire alla riflessione o da suggerire/seguire per
realizzare possibili cambiamenti in una direzione complessivamente più desiderabile della città.
La pandemia dovuta al Covid-19 sta evidenziando la limitata resilienza che caratterizza la struttura organizzativa complessiva della nostra società/città (a partire forse proprio da
quella delle aree economicamente più ricche). Essa rende ancora più complessa la reazione alla sfida del cambiamento climatico. Ma nello stesso tempo, la pandemia ha fatto
“riscoprire” l’importanza delle zone “interne” ed extraurbane (rispetto alle aree di concentrazione) nella ricerca di condizioni di maggiore salubrità e sicurezza.
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Copyright (c) 2021 BDC. Bollettino Del Centro Calza Bini
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