Ritrovare la voce: trauma, suono e parola in Não falei di Beatriz Bracher
Abstract
In Não Falei (2004) Beatriz Bracher propone una rielaborazione della memoria traumatica di chi è sopravvissuto alla tortura sotto la dittatura militare brasiliana. Questo saggio analizza il luogo di rilievo che il romanzo riserva alla dimensione della voce nel trattare letterariamente il paradosso della impossibilità-necessità di dire il trauma (Agamben). A partire dalle proposte teoriche sulla “devocalizzazione” del logos di Adriana Cavarero, e dalle riflessioni di Donatella Di Cesare sulla dimensione della tortura, questo saggio tenta di leggere l’intenso lavoro sul linguaggio e sulla difficoltà di accesso allo spazio della voce, sperimentati dal protagonista e testimone Gustavo, come un doloroso percorso di ri-vocalizzazione, necessario per dare vita alla testimonianza del trauma.
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