Privati archetipi collettivi

Una breve analisi di alcuni deliri laisechiani

  • Agustín Conde De Boeck Universidad Nacional de Córdoba - Conicet (Argentina)
Parole chiave: Alberto Laiseca, mitologia, archetipo, politica

Abstract

Alberto Laiseca è uno dei segreti “più conosciuti” della letteratura argentina. La sua produzione, infatti, oltre a essere significativa per dimensioni, rinvia a una tale richezza e complessità che solo il suo intento, da sempre dichiarato, di scrivere un’epopea parodica, ha finito per farla percepire come un’opera cult, ridotta alla categoria di “letteratura di nicchia”.

Tra gli anni Settanta e Ottanta, Laiseca scrisse il romanzo più esteso della storia della letteratura argentina, Los sorias (I sorias), attorno al quale orbita un’intera galassia di narrative surrealistiche, permeate da temi come l’esoterismo, il terrore fascista, le guerre cosmiche e i monumenti del potere assoluto. D’altronde, definendo la sua estetica come “realismo delirante”, Laiseca sviluppa un intero e stravagante sistema filosofico di uso personale come sfondo. In questo saggio si prova a fare il punto di questo progetto letterario eternamente etichettato (e, proprio per questa ragione, messo da parte) come “strano”, concentrandosi su quell’esibizione archetipica e profondamente personale (quasi la manifestazione mostruosa di un grande autistico volontariamente allontanato dalla sua stessa generazione) che riesce a canalizzare il politico e il collettivo con un’ottica assolutamente distaccata da ciò che è epocale e congiunturale.

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Pubblicato
2023-11-17