Numero a cura di Laura Guidi, Judith Muñoz Saavedra e Maria Marchese
Gli articoli presentati nella parte monografica del n.23 de La camera blu intendono, attraverso una prospettiva multidisciplinare – storica, etnografica, sociologica, letteraria – analizzare in che modo il Romanticismo, movimento, se pur contraddittoriamente, anti- patriarcale nelle sue origini sette-ottocentesche, sia stato poi ‘normalizzato’ all’epoca delle politiche capitaliste e nazionaliste della seconda metà del XIX secolo, fino a divenire uno strumento culturale funzionale alla subordinazione delle donne, allo sfruttamento del loro lavoro di cura, e alla legittimazione della violenza maschile.