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N. 8 (2019): Voci scalze. Declinazioni dell’opera letteraria nel mondo iberico e iberoamericano

L’ottavo numero di “Pagine Inattuali” raccoglie i contributi di autori e ricercatori di diversa formazione afferenti a università europee e latinoamericane. Il volume si propone di riflettere sul significato e sulla funzione dell’opera letteraria nel mondo iberico e iberoamericano con l’intenzione di esplorarne declinazioni e implicazioni tanto in ambito filosofico quanto letterario. La presunta specificità del “caso” spagnolo, e più in generale del bacino culturale latinoamericano, mostra infatti l’evidenza di un legame differente tra filosofia e letteratura, che impone di problematizzare tanto il dominio di ciascuno di questi ambiti disciplinari quanto la loro interazione e interdipendenza. Ciò consente di ripensare categorie del pensiero e declinazioni dell’opera letteraria da una prospettiva non semplicemente interdisciplinare, bensì “transdisciplinare”, che ha il pregio di mostrare come il rapporto tra letteratura e filosofia sia da considerarsi una questione sempre aperta e intimamente connessa, al di là di specifici confini territoriali e culturali, al processo di settorializzazione e iperspecializzazione dei saperi. In tal senso, il presente volume ha nondimeno l’obiettivo di sondare la questione identitaria vagliando, al contempo, modelli di razionalità alternativi.
A consacrare questo percorso di ricerca è una delle voci più riconosciute nel panorama della poesia spagnola contemporanea, Clara Janés. Il numero, infatti, si apre con un’intervista alla celebre scrittrice e traduttrice, chiamata a testimoniare di quell’irriducibile “eterodossia” spirituale che caratterizza la penisola iberica. In una sorta di controcanto, i nove saggi che compongono il volume sembrano volerci introdurre non tanto a una verità sul tema, bensì alla “vita della verità” – per dirla con la felice formula di Enzo Paci – così come si dipana in ambito filosofico e letterario nel contesto iberico e iberoamericano. I contributi affrontano le seguenti tematiche: il campo letterario e la letteratura minore nella poesia transatlantica (Calabrese); materia e nulla in un confronto sul tema della creazione tra Zambrano, Valente e Chillida (Domínguez Romero); Genesi e Apocalissi nella letteratura latinoamericana (Galindo Ayala); la metafora del castello in María Zambrano tra Teresa d’Avila e Franz Kafka (Grigoletto); la lettura della condanna platonica della poesia nelle riflessioni di María Zambrano e Eugenio Trías (Rivera); la letteratura di viaggio come esplorazione dell’Altro nelle Crónicas de Indias (dello Russo); l’articolazione fra trauma, suono e parola in Não falei di Beatriz Bracher (Scaramucci); Cesário Verde come flâneur alla portoghese (Soffritti); le declinazioni della scrittura in Sor Juana Inés de la Cruz (Trapanese / Piqueras Flores).

Pubblicato: 2019-09-06

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